Tutto è flusso, ogni cosa si muove, vibra, pulsa, tutto è in continua trasformazione. L’opera si crea grazie ad un dialogo continuo, in un flusso organico creato dal rapporto tra la materia, il pensiero, la stratificazione delle tracce e gli spazi vuoti. Nella grammatica compositiva la forma e il contenuto sono in stretta relazione, si sostanziano a vicenda, essendo la forma il diretto risultato nato dal senso. Ci sono percorsi, spazi, pause su cui volgere lo sguardo, c’è l’invito ad entrare nell’opera. Lo sguardo che si immerge nel caos dei percorsi è invitato ad incontrare la poetica del fluire. Spazio di apertura, di scoperta, ogni volta diverso, per ognuno diverso. Ci sono delle porte, dei passaggi che pongono domande, per non attaccarsi a una dimensione dell’essere che quando è chiusa non può che essere limitata. Non c’è provocazione, urlo, solo necessità di seminare armonia.